L’argomentazione fa parte del cuore del pensiero critico: è la modalità con cui si espone una posizione su un tema, la si sostiene con prove e ragionamenti, la si difende da obiezioni e la si rafforza con la confutazione. Sapere come costruire un testo argomentativo in modo efficace consente di convincere, far riflettere, stimolare un dibattito.
Molti studenti riferiscono di avere poca familiarità con la scrittura argomentativa: in uno studio sull’esperienza scolastica, una larghissima maggioranza ha dichiarato di non aver mai scritto testi con intento persuasivo strutturato. È dunque importante offrire un modello chiaro e strategie concrete per colmare questa lacuna.
La struttura solida, l’uso di argomentazioni ben fondate, la scelta di esempi e fonti autorevoli e l’anticipazione delle possibili obiezioni trasformano un elaborato scolastico o un articolo d’opinione in un testo credibile e incisivo. Chi legge ha bisogno di chiarezza: capire subito dove si va, come si argomenta e su quali basi.
Cos’è un testo argomentativo
Qui definisco il concetto, distinguo da testi affini e illustro gli ambiti in cui si applica.
Definizione e finalità
Un testo argomentativo espone una tesi (cioè una posizione che l’autore assume) e la sostiene con argomentazioni, ovvero motivazioni, prove, esempi, dati e ragionamenti razionali. Lo scopo è convincere il lettore della validità della tesi proposta, o almeno farlo riflettere seriamente su possibili aspetti che non aveva considerato. Non si tratta di affermare opinioni senza fondamento, ma di costruire un percorso logico che mostri come e perché la tesi è sostenibile.
Differenza rispetto ad altri generi (testo espositivo, saggio breve)
Il testo espositivo ha lo scopo di spiegare un argomento: illustra fatti, concetti, relazioni, ma non li mette in discussione. Non cerca di persuadere, ma di rendere chiaro un contenuto.
Nel saggio breve, spesso richiesto in ambito scolastico, possono comparire elementi argomentativi, ma l’impianto non è sempre strutturato per “confronto” e “confutazione”. Il testo argomentativo è più rigido nel proporre una tesi da difendere e una possibile antitesi da contrastare.
Ambiti e tipologie (tema scolastico, articolo di opinione, saggio, discorso)
Il formato argomentativo si incontra in molte situazioni:
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Nel tema scolastico o traccia d’esame (es. maturità): l’obiettivo è mostrare capacità di ragionamento e stesura
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Nell’articolo di opinione su blog, riviste, giornali online: l’autore difende una visione su un tema attuale
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Nel saggio accademico o elaborato scientifico: con riferimenti bibliografici, citazioni strutturate e argomentazione approfondita
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Nel discorso orale (debate, conferenza, interventi pubblici): lo schema argomentativo deve essere tradotto in parole e ritmo adatti a un ascoltatore
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Nei contenuti digitali persuasivi (post, editoriali): anche online la struttura argomentativa può aumentare l’autorevolezza
Un testo ben argomentato è uno strumento che supera il semplice “mi piace / non mi piace”: offre ragioni solide perché chi legge possa essere convinto o quantomeno interrogarsi.
Struttura e elementi fondamentali del testo argomentativo
L’ossatura di un discorso convincente si costruisce su parti distinte e ben coordinate. Qui approfondisco ogni elemento con indicazioni operative utili. Prima di esplorare ogni sottoelemento, è bene mantenere presente che ogni parte del testo deve contribuire all’obiettivo: rafforzare la tesi e persuadere.
Introduzione (o premessa)
L’introduzione ha compiti multipli: connettere il lettore al tema, allocare il contesto, presentare il problema e anticipare la tesi. È utile cominciare con uno spunto (dato, domanda, citazione) che dia concretezza, evitando frasi generiche.
Una buona introduzione dovrebbe stimolare curiosità e orientare il lettore verso il “nodo” su cui il testo si gioca. Evita digressioni lunghe: serve che l’attenzione si incammini subito verso la tesi.
Tesi
La tesi è il cuore del testo argomentativo. Deve essere espressa con chiarezza e precisione. La tesi è una proposizione che dichiara ciò che si intende dimostrare. Se la tesi appare vaga, il discorso perde forza: il lettore non sa cosa esattamente deve accettare o rifiutare. È utile che la tesi sia “controversa” (ossia non accettata da tutti) perché altrimenti l’argomentazione perde rilevanza.
Argomentazioni a supporto (con prove, esempi, dati)
Ogni argomento a favore della tesi deve essere sostenuto da prove che ne garantiscano la credibilità: dati statistici, studi, citazioni autorevoli, esempi reali, analogie pertinenti. Un’argomentazione debole o non supportata è facilmente smontabile.
Le prove possono derivare da ricerche, fonti accademiche, dati ufficiali. Ogni esempio deve essere scelto con cognizione: pertinente, recente e calibrato al lettore. Quando si inseriscono dati, è meglio citarne la fonte (istituzionale, accademica, testata riconosciuta). In tal senso, la trasparenza genera autorevolezza.
Antitesi e confutazione
Mostrare le ragioni dell’avversario rende il testo più credibile. L’antitesi è la posizione o l’obiezione che qualcuno potrebbe sollevare contro la tesi. La confutazione dimostra perché quella obiezione non è sufficiente o è meno convincente.
Una buona confutazione non ignora l’obiezione: la riconosce, la prende sul serio, poi la smonta con argomenti migliori. Questo passaggio dimostra che il testo è “ascoltato” e considera il punto di vista contrario.
Conclusione
La conclusione è il momento in cui si rafforza la tesi trasformandola in messaggio finale: si tira il filo del ragionamento, si ribadisce ciò che è stato dimostrato e si lascia un’impronta mentale duratura. Se serve, si suggeriscono implicazioni, riflessioni future, chiamate all’azione. Deve essere incisiva e coerente col corpo centrale: il lettore non deve trovarsi “disorientato” alla fine.
Tipologie di argomentazione e tecniche persuasive
Il modo in cui si costruiscono le argomentazioni può variare: alcune strategie sono più efficaci in certi contesti. Qui esploro i tipi più utilizzati e gli errori da evitare con esempi di correzione.
Argomentazione logica / razionale
Questa modalità si fonda su deduzioni e inferenze. Il ragionamento si basa su passaggi rigorosi e concatenati: se A è vero, B ne segue, e quindi C. In un testo argomentativo, la logica deve essere trasparente: il lettore deve “vedere” il percorso. Se un passaggio manca o è debole, la linea del ragionamento vacilla.
Argomentazione per analogia, causa, generalizzazione
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Analogica: si paragona una situazione ben nota con quella oggetto della tesi per mostrare somiglianze valide
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Causale: si mostra che un evento è effetto di un altro: se si dimostra la causa, si rafforza la tesi
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Generalizzazione controllata: si osserva un fenomeno particolare e si estende a una categoria più ampia, ma con le giuste cautele (evitando di saltare da pochi esempi ad affermazioni universali)
Questi approcci, se ben gestiti, arricchiscono l’argomentazione con varietà e profondità.
Argomento di autorità, esempi e testimonianze
Citare esperti, studi, fonti riconosciute rafforza la legittimità dell’argomento. Le testimonianze dirette (racconti, esperienze) rendono vivo il discorso. È bene dare credito preciso: nome, provenienza, data.
L’uso combinato di citazioni e esempi ben calibrati rende l’argomentazione più concreta e credibile.
Fallacie da evitare / errori comuni
Tra gli errori più frequenti:
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Ad hominem: attaccare la persona anziché l’argomento
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Falso dilemma: ridurre la scelta a due opzioni anziché considerare alternative
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Generalizzazione affrettata: trarre conclusioni vaste da pochi casi
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Argomento circolare: assumere già nel ragionamento quello che si vuole dimostrare
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Appello emotivo fuori contesto: puntare su emozioni forti senza fondamento razionale
Riconoscere le fallacie è parte dell’autorevolezza: mostra che sai cosa stai facendo e sei attento al rigore del discorso.
Esempi di testo argomentativo
Presento esempi concreti per mostrare come applicare la teoria.
Esempio breve su tema sociale (p. es. bullismo, razzismo)
Tema: “La legalizzazione del bullismo online non è accettabile.”
Tesi: Lo Stato deve intervenire regolamentando penalmente il cyberbullismo.
Argomentazioni:
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Dati: «X% dei giovani ha subito atteggiamenti offensivi sui social»
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Testimonianze di vittime
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Precedenti legislativi di altri paesi
Antitesi: chi teme limitazioni alla libertà di espressione
Confutazione: la libertà giustificata non copre azioni che ledono diritti altrui
Conclusione: l’intervento normativo equilibrato è necessario
Esempio svolto per maturità / esame
Si parte da un brano dato sull’impatto del digitale nella società. Si spiega la tesi che il progresso digitale ha costi non trascurabili. Si espongono tre argomentazioni: sull’identità, sulla privacy, sull’isolamento relazionale. Si presenta un’obiezione: che il progresso porta solo benefici. Si confuta con dati e controesempi. Si chiude ribadendo che progresso e umanità devono andare assieme.
Esempio con traccia e documenti
Si prenda una traccia con grafici sull’uso dei social media da parte dei giovani. Nel corpo del testo si citano quei dati, si spiegano i grafici (es. “il grafico A mostra che…”), si collegano le statistiche con le argomentazioni proprie, si anticipano le obiezioni (ad esempio: “ma è solo un fenomeno culturale”) e si risponde usando i documenti stessi. Il riferimento chiaro ai documenti conferisce autorevolezza.
Consigli pratici per scrivere un buon testo argomentativo
Qui si trasformano le idee in pratica: suggerimenti e trucchi per applicare la struttura con efficacia. Prima di tutto, una buona intenzione non basta: serve metodo, attenzione e revisione ripetuta.
Scelta della tesi e pianificazione
Stabilisci la tesi più forte, quella che puoi sostenere con maggior convinzione. Costruisci una scaletta dettagliata (anche con mappa mentale) in cui stabilisci ordine delle argomentazioni, dove inserire obiezioni, dove confutare. Prima di scrivere, abbina a ogni punto uno o più esempi o dati che potresti usare.
Uso delle fonti e selezione degli esempi
Prediligi fonti autorevoli (studi accademici, riviste qualificate, dati statistici ufficiali). Controlla che le fonti siano recenti e adatte al contesto del tema. Evita citazioni vaghe senza riferimenti precisi. Gli esempi devono essere pertinenti e coerenti con la tesi.
Coerenza logica e coesione testuale
Verifica che ogni frase e paragrafo segua logicamente dal precedente e introduca il successivo. Usa connettivi (ma, perciò, dunque, invece) con moderazione, in modo che guidino senza interrompere. Non lasciare salti concettuali o passaggi impliciti troppo densi per il lettore comune.
Revisione, stile e controllo errori
La prima stesura serve a strutturare, ma la revisione è ciò che dà forza. Controlla lunghezza delle frasi, uso di pronomi e ridondanze. Assicurati che ogni argomentazione dia valore alla tesi. Elimina parti superflue. Leggi ad alta voce per intercettare passaggi faticosi.
Esercizi utili per migliorare
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Riscrivi un testo argomentativo famoso ristrutturandolo con la tua scaletta
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Prendi una traccia d’esame e scrivi solo la scaletta con argomenti e obiezioni
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Scambia elaborati con altri e fai reciprocamente analisi critica
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Usa software di analisi testuale per vedere se il discorso ha coerenza e salti logici
Conclusione
La scrittura argomentativa ben costruita consente di sostenere una tesi con rigore, dialogare con il lettore e gestire obiezioni. Quando ogni parte, introduzione, argomentazioni, antitesi e confutazione, conclusione, è pensata e ben articolata, il testo diventa uno strumento persuasivo e credibile. Il lavoro più impegnativo sta nell’uso accurato delle fonti, nella chiarezza logica e nella revisione attenta. Per chi desidera migliorare, l’esercizio costante e il confronto con modelli ben fatti sono la base per acquisire competenza e fiducia in questa modalità espressiva.