Honoré de Balzac è uno dei pilastri della letteratura francese ed è stato il più grande interprete del romanzo realista del XIX secolo. Drammaturgo, critico letterario, saggista, scrittore, giornalista e anche stampatore francese, nacque a Tours nel 1799 e finì i suoi giorni a Parigi nel 1850.
La sua ricca produzione di romanzi, racconti e scritti è riunita nella maestosa opera La Comédie Humaine, un contenitore letterario in cui ha descritto con maestria la società francese del suo tempo. Ha saputo influenzare scrittori come Zola, Giono, Proust e Flaubert e le sue opere negli anni sono state riportate in diversi film. Sul pianeta Mercurio oggi un cratere porta il suo nome e si chiama cratere Balzac.
Scrisse Papà Goriot
Uno dei capolavori di Balzac è certamente Papà Goriot, romanzo cult della letteratura francese incentrato sul personaggio che dà il nome all’opera, un ricco commerciante che ha scelto di vivere nella pensione della signora Vauquer. Papà Goriot, ritiratosi ormai a vita privata, vede le due figlie egoiste e molto attaccate al denaro, dilapidare il suo patrimonio. Sarà per lui la rovina economica che lo accompagnerà poi fino alla morte.
La figlia Anastasie, moglie del conte Restaud, è anche l’amante di Maxime de Trailles mentre Delphine, sposata con il barone Nucingen, diventa l’amante di Eugène de Rastignac, un rampollo di una nobile famiglia decaduta che vive come Papà Goriot a casa Vanquer. L’opera è costellata da altri personaggi, che a loro volta sono protagonisti con le loro vicende personali di altri romanzi di Balzac: l’usuraio Gobseck, Victorine Taillefer e Vautrin, nome fasullo dell’evaso Jacques Collin.
La vita
Honorè de Balzac nasce da una famiglia benestante della borghesia di Tours ed è il primo di quattro figli. Nel 1815 si traferisce con madre, padre e fratelli nel quartiere del Marais a Parigi e frequenta Giurisprudenza anche se da subito capisce che la sua vocazione letteraria è molto forte. Comincia scrivendo testi di narrativa popolare sotto pseudonimo ma il successo non arriva per cui decide di diventare editore e poi di acquistare una fonderia di caratteri da stampa.
Questi lavori gli portarono soltanto fallimenti ed incominciarono per lui i problemi finanziari che lo accompagnarono, tra alti e bassi, per tutta la vita. Nel 1829 pubblica il suo primo romanzo a nome Honorè de Balzac, Les Chouans, che fu apprezzato dalla critica e dai lettori. Scrittore molto produttivo, Balzac ha un’intensa attività letteraria che lo porta nel 1831 alla pubblicazione de La pelle di zigrino e nel 1834 a quella di Papà Goriot. Visse anni turbolenti sempre per i problemi economici che lo rincorrevano e si rifugiò a Milano per allontanarli, prima di recarsi in Sardegna dove diede vita alla commedia teatrale L’école des ménages.
Bella vita, donne, salotti lo hanno visto sempre protagonista, non solo in Francia ma anche nei numerosi paesi europei che visitò. La monumentale opera La Commedia Umana prese forma a partire dal 1842. Solo pochi mesi prima di morire, nel 1850, sposò Eugenia Grandet, una contessa polacca conosciuta nel 1933 che gli regalò, anche se per poco, la possibilità di vivere nell’agiatezza economica e nel mondo aristocratico che aveva desiderato per tutta la vita. Morì a causa di una peritonite e fu Victor Hugo a tenere l’orazione funebre nel cimitero parigino Père Lachaise.
Le opere
Honorè de Balzac ha dato vita per primo a quella forma di narrazione che è il romanzo moderno europeo. Lo ha fatto con quella che è stata ritenuta “la più grande costruzione letteraria di tutta la storia dell’umanità”, la Comédie Humaine. Si tratta di un ciclo letterario che comprende 137 opere tra i quali ben 95 romanzi, saggi realistici, novelle, racconti fantastici e filosofici e 25 studi analitici. Balzac diede il nome di Commedia Umana a questa sua monumentale raccolta in contrapposizione all’opera dantesca La Divina Commedia.
Lo scrittore francese amava mettere su carta il suo pensiero anche in maniera vorticosa e istintiva, rappresentando le persone, i posti e i tipi reali che vedeva intorno a lui. Secondo Balzac era importante per un artista considerare tutti gli aspetti della vita in modo che attraverso l’opera d’arte assumessero un significato profondo. Ritenuto dalla critica in un primo momento un progetto realistico e dettato dalla frenesia di scrivere, a distanza di tempo la Commedia Umana è considerato un progetto fantastico, degno di un’epopea moderna e contemporanea.
Quando uscì, a partire dal 1842, allegata ai giornali che per la prima volta sperimentavano questo sistema di distribuzione di opere letterarie, con la pubblicazione a puntate, fu subito successo. I lettori attendevano la puntata successiva per conoscere le vicende dei protagonisti principali che ruotavano intorno alla vita di personaggi minori; in quel mondo quasi magico potevano percepire la bellezza e le miserie dell’umanità, proprio così come accade nella realtà.