Focilide, il poeta greco autore di Elegie

Focilide è conosciuto come il poeta greco delle elegie. Nacque a Mileto nel VI secolo a.C. e raggiunse la sua maturità come autore di componimenti tra il 544 e il 541 a.C. Poche le notizie pervenute sino a noi sulla sua vita, che si limitano al lessico Suda, quello considerato dagli autori arcaici. In realtà in alcune sue produzioni accenna alla distruzione di Ninive, avvenuta nel 612 a.C. per cui si può ipotizzare che la sua epoca di riferimento fosse quella della prima metà del VI secolo.

Un’altra notizia che conferma il periodo storico in cui visse e si dedicò alla sua arte è data dalla citazione di Isocrate che ritiene Focilide uno dei migliori consiglieri per la vita dell’uomo insieme a Teognide ed Esiodo. Focilide fu uno dei massimi poeti elegiaci tanto che le sue produzioni vennero citate e riportate anche da Aristotele e Platone.

Poeta greco autore di elegie

L’elegia è una delle forme letterarie poetiche greche. Focilide è stato uno dei massimi autori di queste composizioni che venivano espresse oralmente come comunicazione impegnata ed intrattenimento. Della sua produzione rimangono oggi pochi scritti o meglio frammenti racchiusi sotto il titolo di “gnomai” che in greco significa sentenze. Sono massime di soli diciotto frammenti, due in metro elegiaco e sedici esametri.

Questi ultimi venivano spesso recitati e non cantati, come quelli di Teognide, con l’accompagnamento di flauti in sottofondo. Al massimo composta da tre versi l’opera di Focilide è nota con vari nomi come appunto massime, capitoli e incitazioni. Erano componimenti che trattavano argomenti diversi su temi di denuncia come la giustizia, la virtù, la nobiltà e la donna. Ogni massima iniziava con la scritta “anche questo è di Focilide”, una sorta di sigillo dell’opera, autentica ed originale a lui riferita.

Oltre alla scrittura di brevi componimenti a contenuto morale di Focilide rimane un poemetto didattico composto da 217 esametri risalente all’età ellenistica. Questo contiene precetti sull’Antico Testamento e fu attribuito al poeta a significare la grande stima e la fama raggiunta.

Brevità delle opere e alto contenuto morale sono caratteristiche di Focilide molto apprezzate dagli antichi che amavano i suoi frammenti di saggezza. Egli disquisiva di tematiche importanti come la giustizia e l’agricoltura, quest’ultima considerata un ottimo sistema per diventare ricchi. Vediamo alcuni di essi e qualche aforisma del grande poeta greco delle elegie.

Frammenti

“E’ bello, nel simposio, mentre le coppe girano, star seduti a bere vino, conversando piacevolmente”. In questo frammento Focilide esprime l’ambiente aristocratico dedicato agli uomini, il simposio, dove si soleva trascorrere il tempo parlando e scherzando.

Un frammento dal forte sapore misogino è il 14, che paragona le donne ad animali: “cagna, cavalla, scrofa e ape, l’unica degna di essere sposata in quanto laboriosa e seria”.

Le elegie politiche si esprimono in frammenti come questo: “molti hanno imponenza d’aspetto e spocchia nel camminare, ma poco cervello in testa”, frase quanto mai attuale e moderna.

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