Perché diventare insegnante: cosa spinge ad intraprendere questo lavoro

Il mondo della scuola è da sempre molto affascinante e sono tanti i giovani che scelgono il percorso scolastico per diventare gli insegnanti di domani. Nonostante le mille difficoltà, che da sempre ruotano intorno alla scuola italiana, è comunque alto l’interesse dei ragazzi per ricoprire il ruolo di docente.

La professione dell’insegnante è un mestiere particolare, di certo non facile, ma altamente gratificante. Stiamo pensando al lato umano e culturale, non certo a quello meramente economico. Oggi un’interessante alternativa per chi vuole  lavorare come docente è quella dell’insegnamento online. Esistono infatti siti su cui potersi iscrivere ed insegnare a studenti materie di ogni tipo. Ad esempio su Preply è possibile candidarsi a numerose offerte di lavoro come tutor online, basta registrarsi sulla loro pagina per iniziare a trovare studenti e dare lezioni: https://preply.com/it/online/lavori-tutoraggio.

Entrare nell’universo scuola e riuscire ad avere il tanto sospirato posto fisso rimane per molti neolaureati una prerogativa forte nel volere fare il docente. Ovviamente le motivazioni che spingono i giovani a diventare bravi insegnanti non si limitano a questo, sarebbe riduttivo oltre che sbagliato.

In realtà ce ne sono molte, tutte ampiamente condivisibili, anche se non tutti i ragazzi e i giovani hanno innata l’attitudine ad insegnare agli alunni. Bisogna quindi capire perché una persona vuole diventare docente, cosa la spinge verso il mondo dell’insegnamento.

Chi si sente portato per questo mestiere è una persona appassionata che in genere ha avuto maestri e docenti che hanno saputo infondergli non soltanto nozioni ma un esempio di vita.

Vediamo quali sono i motivi più diffusi che portano una persona sulla strada dell’insegnamento.

Le ragioni per insegnare

La scuola è una grande comunità, nella quale i bambini e i ragazzi imparano a crescere e a rapportarsi con gli altri nella società. Il docente ha una grande responsabilità nei loro confronti proprio perché diventa il loro esempio di vita insieme ai genitori in famiglia.

Costruire coscienze

Il compito dell’insegnante è quello di aiutare i ragazzi nella loro formazione attraverso nozioni e concetti ma anche attraverso quegli insegnamenti che non si trovano sui libri. Un buon docente spiega loro i temi di attualità, la politica, l’educazione civica e la convivenza con gli altri.

Il docente contribuisce alla crescita dei suoi alunni ma vivendo con loro ogni giorno acquisisce a sua volta un arricchimento per sé. Le menti giovani sono stimolanti e riescono a loro modo ad insegnare qualcosa agli adulti, per un perfetto scambio umano e sociale, alla pari.

La gioia di insegnare

La soddisfazione di trasmettere il proprio sapere affinchè altri ne abbiano beneficio è un’ottima motivazione per diventare insegnante. Se questa predisposizione è forte e gratificante significa che la passione per questa professione è forte ed è quella giusta. Vuol dire che andare al lavoro è gratificante e bello.

Se si ama profondamente il lavoro di insegnante è perché la voglia di conoscenza è sempre tanta e l’amore per lo studio non si arresta. Un docente continua ad apprendere pur insegnando. Lo fa ogni giorno, con i corsi di aggiornamento, con la preparazione delle lezioni e la formazione continua.

Lavorare per un mondo migliore

La frase può sembrare pretenziosa ma non lo è. Il lavoro di insegnante nel suo piccolo è molto importante perché crea le persone di domani. Le nuove generazioni vanno istruite per far sì che comprendano come vivere nella società. E l’apporto di un docente è fondamentale nel loro sviluppo.

La gratificazione degli alunni

Un buon insegnante non si dimentica per tutta la vita. Ognuno di noi ha un buon ricordo di una maestra che è stata fondamentale per la sua crescita. Questi esempi positivi sono la forza della scuola, quelli che spingono alcuni giovani ad intraprendere il percorso per diventare a loro volta docenti.

L’insegnante come ruolo sociale

Inutile nascondere che il mondo della scuola ha tanti problemi, in primis quelli di burocrazia, di gestione e graduatorie infinite. Molti neo insegnanti sono afflitti dal rischio di precariato eterno, dalle prospettive che non sembrano esserci e da un posto fisso che sognano.

Certo questi aspetti sono importanti ma non devono diventare frustranti per chi ha come primo obbiettivo quello di dedicarsi alla formazione delle generazioni future. Insegnare rimane una professione dal grande respiro culturale e sociale, volta alla crescita del giovane.

La figura del maestro è e deve rimanere quella di una persona che ha scelto di trasmettere le proprie competenze e le proprie conoscenze ai bambini e ai ragazzi. Per questo servizio che gli insegnanti svolgono essi hanno un importante e unico ruolo sociale, volto a trasmettere quei valori che sono parte integrante di una comunità.

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