Cosa bisognerebbe fare per avere un job title efficiente su Linkedin? Conoscere la risposta a questa domanda potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza: il profilo Linkedin infatti è ormai diventato un biglietto da visita virtuale consegnato nelle mani di datori di lavoro e recruiter d’aziende sparsi sparse per ogni latitudine del globo.
Ecco allora cosa fare per non sfigurare o per assicurarsi qualche chance in più di accaparrarsi finalmente un buon posto di lavoro.
Suggerimenti utili
E’ proprio lo staff di questo famoso social network ad indicare ai suoi iscritti l’importanza del job title: in molti casi, sottolineano i responsabili della sua gestione, esso è impreciso, irrealistico o poco utile ad individuare con accuratezza l’esatta qualifica professionale dell’utente.
Come ovviare? Beh, innanzitutto curando l’intestazione, vale a dire quella casellina blu che nell’interfaccia del sito si trova appena più in basso del nome. Il titolo compare ogni qualvolta interagite con gli altri utenti invitando qualcuno a connettersi, mandando InMail o aggiungendo commenti. Si tratta di 120 caratteri insomma da sfruttare per lasciare il segno.
Un altro utile suggerimento per servirvi di questo social media è quello di considerare che il job title affianca il vostro nome, come abbiamo appena detto, nel corso delle varie attività che deciderete di svolgere sul portale. Linkedin di volta in volta inserisce però nella casella solo la parte più aggiornata del vostro profilo a prescindere dal fatto che abbiate avuto il tempo di modificarlo in modo da rendere evidente a chi legge quali siano le vostre competenze o meno. In poche parole potreste sfigurare o perdere delle occasioni, paradossalmente proprio a causa del noto social media: fate attenzione agli automatismi quindi.
La scrittura
Ed ecco ora dei suggerimenti pratici legati al vostro modo di scrivere, ed indirettamente di porvi, in rete. Non si direbbe, ma anche questo aspetto può essere di vitale importanza. Per prima cosa quindi imponetevi sempre di scrivere con chiarezza: i job title di difficile interpretazione non giovano certo ad agevolare il lavoro di un selezionatore che ha da vagliare mille candidature e poco tempo a disposizione per farlo. Per non essere scartati a priori quindi utilizzate frasi chiare e sufficientemente concise in cui compaia la vostra qualifica nonché l’attuale o l’ultimo impiego.
Ma tutto questo non basta. Scrivete per stupire: fate in modo che in quei 120 caratteri vengano fuori non solo la competenza maturata ma anche una personalità moderatamente creativa e doti che ben si adattino alla politica aziendale in genere, insomma: caratteristiche che in qualche modo possano differenziarvi da tutti gli altri candidati che come voi, verrebbe da dire ai giorni nostri, tentano la sorte. Buona fortuna!