La lingua italiana è una delle più complicate e difficili al mondo, lo sappiamo bene noi e ancor di più gli stranieri che faticano ad impararla bene. Non soltanto le coniugazioni verbali ma anche l’uso delle doppie e alcuni plurali dei sostantivi possono mettere in crisi chi la vuole scrivere e parlare in maniera corretta.
Qui prendiamo in considerazione proprio i plurali dei nomi femminili, o meglio di quelli che terminano in cia, in gia e in scia non accentati e nello specifico facciamo riferimento alla parola ciliegia.
Ciliegie o ciliegie?
La formula corretta è ciliegie con la i. E’ buona cosa memorizzarlo e tenerlo sempre a mente ma se non ci si ricorda basta fissare nella nostra memoria la regola seguente: le parole che terminano in cia, gia e scia se sono precedute da una vocale vogliono sempre la i al plurale.
Come si scrive ciliegie è così anche per valigie, ad esempio: ho comprato un chilo di ciliegie e le ho riposte nelle valigie di mia sorella.
L’errore grammaticale in cui rischiamo di incappare è molto più frequente di quanto si pensi anche perché un tempo non molto lontano, fino alla metà del secolo scorso, si utilizzava anche il plurale ciliegie senza la i; è quanto è riportato infatti dalla Treccani, ma oggi è ritenuto scorretto e considerato un errore di grammatica.
Nel caso in cui la sillaba gia è preceduta da una consonante, il plurale di questo sostantivo femminile non vuole mai la i. Ne sono esempi perfetti i termini pioggia e spiaggia che al plurale perdono la vocale e diventano piogge e spiagge.