Lavorare come giudice

Una delle professioni nell’immaginario collettivo ritenute di maggior prestigio è quella del giudice. Si tratta di un mestiere che richiede una lunga preparazione formativa al quale non è certamente facile arrivare ma che una volta raggiunto è sinonimo di successo professionale, soddisfazioni economiche, potere e impegno civile.

A seconda della loro funzione i giudici sono classificati in un determinato modo. Ci sono i giudici amministrativi, che fanno parte del Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) e del Consiglio di Stato e i giudici amministrativi speciali; il giudice penale, il giudice civile per le multe e le contravvenzioni, il giudice di pace per i reati minori sia civili che penali, il giudice minorile impiegato al Tribunale per i minorenni, il giudice onorario, tutelare, del lavoro, popolare, delegato, speciale, ordinario e straordinario.

Come diventare giudice

L’iter per diventare giudice inizia con l’iscrizione alla facoltà universitaria di Giurisprudenza. Dopo aver conseguito la laurea magistrale si può partecipare al concorso pubblico annuale al quale si può aderire soltanto tre volte nell’arco della vita.

Si parte con l’esame scritto che consiste in tre elaborati di diritto civile, amministrativo e penale, in quest’ordine. Se la prova è superata in tutte e tre le sue parti si accede al colloquio orale ed il concorso si supera se quest’ultimo esame dà esito positivo.

Particolarmente corposo proprio l’esame orale che prevede la discussione di tredici materie tra le quali diritto comunitario, diritto internazionale, diritto civile e un colloquio in una lingua straniera a scelta tra francese, tedesco, inglese o spagnolo.

Il giudice a questo punto può iniziare il suo percorso lavorativo come uditore giudiziario alla Corte di Appello: si tratta di un tirocinio obbligatorio che dura circa due anni, retribuito, necessario per poter svolgere la vera e propria funzione di giudice al termine di questo periodo.

La retribuzione di un giudice

Già dopo aver concluso il periodo di due anni come giudice uditore si diventa giudice di tribunale al primo livello retributivo e nel giro di soli tre anni lo stipendio verte dai tre ai quattro mila euro mensili.

Come in molte altre professioni la retribuzione di un giudice varia in base ai passaggi di grado che raggiunge con l’anzianità di servizio, poi bisogna tenere in considerazione anche l’indennità giudiziaria e l’indennità integrativa speciale.

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